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Twitter – COME AFFEZIONARSI IN UN TWEET!

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Da Facebook a Twitter il passaggio non è così breve: dipende sicuramente dalla vostra capacità di adattamento.

Che il tweet abbia funzionalità fondamentalmente diverse dal classico post di Facebook è un’informazione consolidata per i naviganti dei social network a tutto tondo.

Chi è abituato a utilizzare solo Facebook, potrebbe pensare di scrivere un tweet utilizzando la stessa modalità.

Invece non è proprio così. E la differenza non è solo nel limite dei 280 caratteri.

Per fornire una guida e nel contempo anche delucidazioni precise a clienti, fans e utenti affezionati alla nostra agenzia di comunicazione di Milano, oggi cominceremo a scrivere il primo di una serie di articoli dedicati a Twitter. Perché ogni social network è un mondo pratico e virtuale che vale la pena conoscere sempre più da vicino, senza perdere dettagli preziosi.

TWEET: meglio se CONDIVISO?

Iniziamo questo viaggio tra un tweet e l’altro andando subito a sfatare un mito, un’abitudine che di fatto è il principio di Facebook ma che su Twitter non ha così tanto successo. Se ad ogni post, infatti, si deve rispondere, su Twitter risulta più performante, invece, retweettare.

Il tasto “repost” non esiste su Facebook (anche se c’è “condividi”), proprio perché il veterano social network ha la sua forza nella conversazione, quindi nei continui botta e risposta, non nel riproporre lo stesso pensiero. Le risposte ai post continuano a far viaggiare il post stesso: tutte visibili agli amici del proprio profilo, e a volte anche a chi non è nostro amico diretto, ma anche solo amico di un amico, hanno la forza di far comparire nella home di Facebook il proprio profilo più spesso.

Su Twitter, invece, il tasto che dà la possibilità di risposta non ha successo quanto quello del Retweet, capace davvero di far decollare un cinguettio.

Quando si legge un tweet, si può rispondere o retweettarlo.

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RISPONDERE O RETWEETTARE?

Se vi piace un tweet o vi interessa e credete che possa essere utile anche ad altri, conviene condividerlo riproponendo lo stesso post: in questo modo compare nella vostra bacheca e ricircola in home.

Se clicchi, invece, su rispondi, metti in moto un’altra modalità. Innanzitutto, la o le risposte non sono subito visualizzabili, a meno che l’utente non sia interessato e voglia leggere la conversazione. Se è così, deve cliccare proprio sul tasto “rispondi” per scoprirla per intero e renderla davvero pubblica. Su Facebook, invece, le risposte si vedono nell’immediato, non rimangono rannicchiate sotto alcun tasto.

Differenza fondamentale, poi, è che la risposta al cinguettio rimane personale, quasi privata, cioè solo la persona a cui si risponde effettivamente riceve una notifica, si accorge, insomma, del tweet.

Dato che twitter non permette come Facebook di modificare il proprio post, spesso siamo noi stessi che dopo aver scritto un cinguettio, vorremmo specificare o implementare quanto scritto. Le modalità, quindi, senza cancellare il post per poi riscriverlo più completo, sono due. Tasto rispondi o tasto retweet. Io ormai ho capito su quale dei due è meglio puntare, per far girare il mio tweet. Ma voi, invece, quale scegliereste?

Fatemi sapere! 😉

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